14 settembre 2007: Il Burchiello

Alle 7,30, nonostante fosse un orario scomodo, il gruppo al completo e puntuale era a Largo Cardinal Lercaro. Ma non c’era il pullman Attesa, agitazione, telefonate: si scopre che il veicolo era stato erroneamente inviato ad aspettarci a Bazzano L’autista, mortificatissimo benché incolpevole, si precipita verso Largo Cardinal Lercaro dove riesce ad arrivare alle 9 passate. Si perderanno dunque gli appuntamenti? Il solerte intervento degli organizzatori riesce a recuperare persino il primo appuntamento a Villa Pisani dove una gentilissima guida (per la storia, Raimonda) ci aspetta per una visita veloce ma sufficiente a darci un’idea dello splendore dell’edificio, delle sale, delle pitture. Dobbiamo rinunciare al giardino ma arriviamo in tempo a raggiungere il Burchiello a Dolo e qui, comodamente seduti, entriamo nell’atmosfera magica dello scivolare sull’acqua calma della Brenta (che in veneto vuol dire “tinozza” quindi femminile), i salici che grondano rami folti piangendo sul fiume, le chiuse, i ponti diversamente mobili e da ogni lato le splendide ville che ancora oggi raccontano l’ambiente fastoso, fatuo, elegantissimo dei signori veneziani. A Dolo vediamo anche gli antichi mulini e lo “squero” per la costruzione delle barche, a Oriano il cippo che fino al sec.XV segnava il confine tra Padova e Venezia. Per il pranzo scendiamo in un ristorante sulla riva, quindi non si perde la visione del fiume, dove ci è servito con elegante rapidità un pranzo delizioso a base di pesce. Scenderemo ancora per visitare altre ville, l’ultima è La Malcontenta, una delle più affascinanti anche per la posizione su un’ansa del fiume. Il viaggio termina in una vera apoteosi: arrivare a Venezia navigando silenziosamente sul canale nella luce magica del crepuscolo con da una parte le Zattere, di fronte S. Giorgio e alla fine la visione del palazzo Ducale e S. Marco è quello che si può dire “ chiudere con chiave d’oro una giornata particolarmente ben riuscita”.